Oggi voglio essere ironica – l’osteopata non scrocchia!
Voglio essere ironica perché non c’è nulla da fare, nel nostro immaginario collettivo l’osteopata è quello che scrocchia!
Data questa nomea spesso ci si ritrova ad aver paura di questa medicina ancor prima di arrivare ad un consulto. Soprattutto per i bambini e gli anziani – che ben si rendono conto della fragilità del loro fisico.
Oggi voglio sfatare questa leggenda metropolitana, questo falso mito: l’osteopata non scrocchia! La vera osteopatia, infatti lavora principalmente sui fluidi.
Il nostro corpo è formato dall’80% di acqua, va da sé che lavorare sui fluidi e sul meccanismo di respiro primario, permette il ristabilire di una corretta circolazione degli stessi.
Un tessuto inizia a soffrire quando la matrice extracellulare, composta per lo più di acqua, va incontro ad un addensamento che lo porta verso uno stato sol: ovvero solido.
Questo addensamento porta una maggiore produzione di fibroblasti e provoca una diminuzione del movimento e di conseguenza, un minor scambio tra la matrice e la struttura che va a ricoprire.
Questo fenomeno può verificarsi anche come reazione dell’organismo ad uno stimolo esterno per esempio: batteri, virus, shock meccanici etc. In questo caso si tratta di una reazione di autodifesa!
Ma se la situazione non viene risolta subito si rischia una cronicizzazione dello stato sol del connettivo. Questo porta ad un impoverimento di acqua e nutrimenti del tessuto in questione.
Il nostro corpo, quando si verifica questo evento, lo segnala attraverso il dolore.
Il dolore si può manifestare sia sul punto interessato, anche se si tratta di un caso raro, sia sul punto di massima tensione di scarico delle forze.
Facciamo un esempio: un dolore al gomito può essere la risultante di un peritoneo inferiore in disfunzione.
Il segreto dell’osteopata per capire da dove parte il tutto è l’ascolto!
Ho voluto fare questa premessa per farvi capire che l’osteopata “è colui che scrocchia” è una leggenda metropolitana!
L’osteopata non scrocchia!
Il tocco dell’osteopata è gentile e delicato proprio perché lavora sul tessuto più duttile del nostro corpo: il tessuto fasciale.
Pensate alla delicatezza e fragilità del corpo dei bambini, o degli anziani.
L’osteopatia in ambito cranico è una soluzione veramente valida: cura molte patologie senza provocare dolore alcuno! In questo caso l’osteopata lavora direttamente sul respiro primario cranico. Nel caso delle terapie ortodontiche risulta fondamentale.
Le terapie craniosacrali aiutano tutto il corpo a ritrovare una sua corretta omeostasi con un giovamento generale e funzionale alla patologia in essere e delle terapie messe in pratica.
Le terapie craniosacrali liberano il movimento fisiologico del cranio prima del trattamento, rendendolo più semplice, meno doloroso e più veloce. Inoltre l’osteopata verifica che gli apparecchi e gli aggiustamenti occlusali siano compatibili con il respiro del cranio. Le terapie osteopatiche aiutano il corpo ad accettare i cambiamenti causati dall’adattamento alla nuova postura.
Dopo aver demolito questa leggenda metropolitana vi invito a provare per credere!
Le vostra ossa non rischiano alcuna inutile frattura: l’osteopata non scrocchia!
Testo a cura della Dott.ssa Silvia Vitale